venerdì 29 ottobre 2010

Exclusive - Frutto proibito

Seguendo una interpretazione strettamente letterale che per alcuni ricercatori è errata, diversi studiosi hanno cercato di individuare la natura reale dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male, non potendo pensare a un albero di cui possa esistere solo una copia in tutto l'Universo. Qui di seguito l'elenco delle varie interpretazioni legate al mangiare o assimilare dai frutti di questo albero.




Mela 
Tradizionalmente l'Albero era considerato un melo. E sempre tradizionalmente lo studioso considera "mela" l'erronea traduzione di un amanuense poco dotto che, là, dove il Sacro Testo cita male, legge mela, e quindi questo simbolo è da considerarsi un errore di interpretazione, e se questo è tale allora a cosa si riferiva con il frutto di questo albero proibito?

In realtà la mela, per culture anteriori al Cristianesimo, è il simbolo di Venere, dea del sesso e dell'amore. È possibile che da un dipinto dove due giovanotti si scambiano una mela siano nate due diverse interpretazioni a seconda di chi si pensa stia dando o ricevendo la mela.
Per una mela che lo sprovveduto Paride donò alla più bella delle dee, scoppiò la guerra di Troia, ricordano i Greci.


Fico 
La velocità della scena in Genesi 3,6-7 ci fa supporre che i nostri Antenati, dopo il peccaminoso pasto, non ebbero il tempo di una promenade digestiva, ma, sorpresi dal nuovo sentimento di vergogna per le proprie nudità (che si è sempre supposto immediato), presero le prime cose che trovarono, per coprirsi: le foglie dell'Albero della Conoscenza del Bene e del Male, che Genesi 3,7 ci dice testualmente essere un fico.



Uva 
In molte religioni, il prodotto fermentato dall'uva, il vino, rende più vicini alla divinità: si sente forte, intelligente, gli sembra di capire tutto, di poter fare grandi cose. Si consideri ad esempio anche la storia mitologica di Bacco.
Si può supporre che Dio abbia messo questo Albero nel centro del Giardino e poi ne abbia vietato il frutto all'Uomo perché voleva che questi ne mangiasse, così da prendere coscienza di sé, iniziandolo al Libero Arbitrio.
Un'interpretazione di questo genere si ha anche nell'Islam in cui c'è la credenza che l'albero sia quello della vite: per questo i musulmani hanno il precetto di stare lontani dall'alcol.
La tradizione ebraica spiega che Adamo ed Eva non avrebbero ricevuto alcuna punizione se avessero atteso tre ore ed avessero utilizzato il frutto per santificare il giorno successivo, primo Sabato della Creazione.

Grano 
Simile, il significato del proporre il grano come frutto di quest'Albero misterioso, sebbene il grano albero proprio non lo sia.  Dal grano il genio dell'uomo ha creato il pane, alimento base, sinonimo di pasto, pasto frugale, ma anche pasto essenziale. E il grano è il corpo del Messia, che viene distrutto, schiacciato, macinato, privato del suo guscio esteriore (pula) per poi essere lievitato, risorto ad alimento nuovo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi Matteo 26,26.

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